Di fronte al ripetersi dell’indiscriminata richiesta alle imprese del pagamento del canone speciale Rai, la CNA ribadisce che non sono intervenute modifiche normative e interpretative in ordine ai soggetti interessati.  
 
Ciò  al  fine  di  evitare  che  si  ingenerino falsi  convincimenti  tali  da spingere  le  imprese  che  non  sono  tenute  a  pagare  alcun  abbonamento  ad  effettuare versamenti non dovuti.
 
Infatti, a seguito del nostro tempestivo intervento nel corso del 2012, il Ministero  dello  Sviluppo  Economico  fornì  chiarimenti  sulla  corretta interpretazione e applicazione della normativa sul canone speciale, contenuta nel Regio Decreto Legge del 1938 che disciplina la materia.
 
Nonostante il tenore delle predette indicazioni la Rai, ancora una volta, ha scelto di utilizzare  un  metodo  non  corretto  rispetto  alle  finalità  perseguite  dalla  legge. 
 
La CNA Nazionale è immediatamente intervenuta denunciando la gravità del problema, attraverso una forte azione di sensibilizzazione nei confronti della politica, delle  istituzioni  e  della  stessa  Rai  (scrivendo  una  lettera  aperta  al  Presidente Anna Maria Tarantola), chiedendo di bloccare l’invio massivo delle lettere alle imprese e di risolvere in via definitiva la questione.
 
Sarà nostra cura monitorare l’evoluzione della vicenda e proseguire nell’adozione
di tutte le iniziative che si rendessero necessarie.