Nella top ten dei regali più gettonati delle festività appena trascorse sono entrati di prepotenza i tatuaggi ed i piercing: un must in Italia. Nel nostro Paese i tatuati, secondo le stime dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità), sono circa 7 milioni, il 13,8% di sesso femminile mentre l’11,8% di sesso maschile.
Purtroppo solo il 76.1% della clientela si è rivolto ad un centro specializzato, il 9,1% ad un centro estetico e ben il 13,4% ha scelto centri non autorizzati. Ciò può costituire una rilevante fonte di rischio. I tatuatori e i piercier devono essere professionisti autorizzati per evitare complicanze, reazioni allergiche, epatite, herpes e dermatiti.

A tal proposito il 28 ottobre 2015 si è tenuto a Roma, presso il “Centro Nazionale ONDICO” dell’Istituto Superiore di Sanità, il convegno intitolato “La pratica del Piercing”. L’incontro, che ha dato la possibilità di relazionare sul tema a medici e dermatologi esperti, ha fatto emergere la necessità di una Legge Nazionale e di protocolli procedurali ufficiali che regolamentino il settore.

In Italia le imprese che svolgono attività di piercing sono oltre 2.500 e sono regolate da Circolari del Ministero della Sanità, non essendoci una legge specifica. Ad oggi alcune Regioni non hanno ancora recepito le Circolari del Ministero della Sanità e non hanno instituito i corsi di formazione per gli operatori del settore che, tra l’altro, sono tenuti a svolgere un unico percorso formativo per poter esercitare due professioni distinte: tatuatori e piercier. Figure diverse fra loro sia per il profilo professionale, che per l’inquadramento legislativo.

ECCO COME RICONOSCERE UNO STUDIO AUTORIZZATO:

  1. Autorizzazione o parere favorevole allo svolgimento dell’attività di Tatuaggio e Piercing rilasciato dalla A.S.L. competente per la struttura dove viene svolta l’attività con superamento del “Corso Regionale di Formazione per Operatore di Tatuaggio e Piercing”;

  2. Regolare contratto di smaltimento rifiuti speciali;

  3. Suddivisione dei locali in sala d’attesa, sala esecuzione Tatuaggio e/o Body Piercing, zona/stanza di sterilizzazione e area di stoccaggio materiale potenzialmente contaminato;

  4. Uso di materiali anallergici, atossici e in regola con le normative vigenti, uso di barriere protettive personali(guanti monouso, camici e mascherine monouso), per le attrezzature riutilizzabili (protezioni su spruzzette e flaconi) e i piani di lavoro (teli sterili sui piani di lavoro);

  5. Uso di gioielleria nuova e biocompatibile (in Titanio, Acciaio Cee, Bioplast) sia per la vendita che per l’implantologia;

  6. Aghi monouso e sterili;

  7. Lavatrice ad ultrasuoni, attrezzatura per la decontaminazione a freddo dello strumentario riutilizzabile e autoclave a vapore di classe B con pompa del vuoto frazionato;

  8. Uso di test per la verifica della sterilizzazione ciclica (test di classe D) e periodica (test delle spore);

  9. Consenso Informato da fare compilare ad ogni cliente;

  10. Pratiche necessarie ad evitare la “contaminazione crociata” che proibiscono di toccare, con lo stesso paio di guanti monouso, il pc, il telefono, il cliente, l’attrezzatura e la pelle del Cliente;

  11. Trasparenza nel fornire qualsiasi informazione richiesta, provata esperienza e portfolio visibile.

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Pierluca D’Aquino

Pres. Prov.le Bari CNA Benessere e Sanità Unione Tatuatori e Pierciers