ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

Va sottolineata la rilevanza della proroga dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se le modifiche in termini di durata e di livello massimo della decontribuzione rischiano di frenare l’impulso della misura.

E’ riconosciuta la decontribuzione per le assunzioni, già prevista dalle l. n.  190/2014, ma con delle sostanziali modifiche, sia in termini di durata dello sgravio (da 36 a 24 mesi) sia in termini di misura dello stesso (limite massimo esonero annuo da 8060 euro a 3250 euro) previdenziali a carico dei datori di lavoro.

Potranno beneficiare dell’esonero contributivo i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato nel biennio 2016/2017 i lavoratori che nei 6 mesi precedenti non sono stati occupati  con un contratto a tempo indeterminato e che non abbiano già precedentemente usufruito per i medesimi lavoratori della decontribuzione prevista per il 2015

 

AMMORTIZZATORI SOCIALI

In attesa della piena operatività dei fondi di solidarietà bilaterali, la legge di stabilità prevede il rifinanziamento degli strumenti in deroga per un importo pari a 250 milioni di euro, importo che si somma ai 400 milioni già previsti dalla legge n. 92/2012. La misura è sicuramente positiva, soprattutto per le imprese sprovviste degli strumenti ordinari in materia di ammortizzatori sociali. Va segnalata però l’introduzione di criteri maggiormente restrittivi per la concessione degli ammortizzatori in deroga, in quanto si passa dalle cinque alle tre mensilità.

In materia di CIGO viene meno il requisito delle novanta giornate per la richiesta del trattamento di integrazione salariale nel caso di eventi oggettivamente non evitabili, a prescindere dalla circostanza per la quale a presentare la domanda siano imprese industriali o artigiane. Si evidenzia  che tale disposizione è frutto di un emendamento presentato da CNA grazie al quale è stata eliminata la discriminazione operata dal decreto di riforma in materia di ammortizzatori sociali nei confronti dei dipendenti delle imprese artigiane rispetto alle imprese industriali.

 

CNA Area Metropolitana di Bari

Uffico Relazioni Sindacali, Nuova Occupazione

Gianluca Tisci