L’obiettivo della società è rilanciare l’attività espositiva potendo sfruttare una concessione del quartiere per 60 anni. Il primo passaggio obbligato sarà quello di definire gli organici. L’attuale Fiera conta 38 dipendenti di cui 14 passeranno alla Newco e 10 resteranno all’ente espositivo (quest’ultimo avrà il compito di amministrare il patrimonio con una governance ridotta alla metà degli attuali componenti). Per le restanti 14 unità c’è un impegno alla ricollocazione anche in società pubbliche collegate con i soci fondatori (area Metropolitana, Comune e Camera di Commercio di Bari). Dal punto di vista del canone, oltre al passaggio dei dipendenti, la società di gestione dovrà pagare 100 mila euro all’anno più un investimento infrastrutturale di 3 milioni di cui un milione nel primo anno e i restanti due nel biennio successivo. Tuttavia, la vera speranza è che si possa tornare a sviluppare l’attività fieristica con un calendario nutrito di eventi sull’asse Bari-Bologna.
Fonte Corriere del Mezzogiorno 7 dicembre 2016